Le prime prove dopo quattro mesi di stop

L’ormai lontana serata invernale di venerdì 22 febbraio è stata l’ultima volta che i musicanti del complesso bandistico La Filarmonica di Abbiategrasso hanno potuto riunirsi insieme per le consuete prove prima che la pandemia costringesse non solo l’associazione stessa, ma l’intera Italia alla quarantena e alla lunghissima quanto inimmaginabile interruzione di qualsiasi attività sociale, culturale e scolastica.

Dopo le prime settimane scandite dalla sempre presente speranza che nell’arco di poco tempo si sarebbe potuti tornare a riunirsi per le prove in vista dei consueti concerti della stagione estiva e per lo svolgimento dei servizi civili, religiosi e dei tradizionali appuntamenti primaverili, si è giunto alla consapevole constatazione che nel breve termine nulla sarebbe più stato come prima.

Nonostante la cessazione dell’attività musicale, però, i bandisti e il maestro Dario Garegnani non si sono mai scoraggiati, rimanendo in stretto contatto telematico grazie alle piattaforme informatiche e alla tecnologia, i musicanti hanno cominciato a ideare soluzioni alternative per tornare a fare musica insieme in vista del ritorno effettivo alla normalità, si spera, da settembre.

Grazie alle ultime novità in merito al protocollo di sicurezza per la gestione della salute durante l’emergenza COVID 19 e alla generosità e disponibilità di don Leandro, La Filarmonica ha avuto la possibilità di organizzare due prove pomeridiane straordinarie presso l’Oratorio San Giovanni Bosco, una si è svolta sabato 27 giugno e l’altra si svolgerà il 4 luglio.

L’ampio porticato dell’oratorio, come si ha avuto modo di constatare, ha garantito al nutrito gruppo di musicanti, ai quali è stata misurata la temperatura prima di accedere all’area, di suonare nel rispetto della distanza di sicurezza.
Si è svolta una prova indubbiamente atipica ma che ha permesso ai colleghi bandisti di potersi riunire a fare ciò che più amano: suonare insieme.

Il rispetto delle norme è stato quanto di più facile si potesse chiedere dato il forte desiderio di rivedersi e ritrovarsi a suonare dopo più di quattro mesi di fermo.
Direttore e percussionisti hanno sempre indossato la mascherina, mentre i bandisti con gli strumenti a fiato l’hanno tenuta abbassata quando hanno suonato e tornando a metterla non appena finito.

Un sincero grazie va rivolto nuovamente a don Leandro per aver messo a disposizione il cortile dell’oratorio alla Filarmonica che ha così potuto creare un’occasione per fare musica e consentire ai bandisti di rivedersi, grazie anche a tutti i consiglieri e i volontari del corpo bandistico che hanno predisposto sedie, leggii e hanno gestito l’affluenza nel migliore dei modi e nel rispetto delle norme.

La Filarmonica si ritroverà a suonare sempre in oratorio anche nel pomeriggio di sabato 4 luglio, cogliendo l’occasione per augurare una buona estate ai bandisti e un “a rivederci” a settembre, nella speranza di poter tornare alla normale attività e dare il via ai moltissimi progetti che la commissione artistica e il direttore Garegnani hanno elaborato negli scorsi mesi.

Si ricorda, infine, che è disponibile in versione online l’Informatore della Filarmonica (Link), il giornale semestrale del corpo bandistico, sul quale è possibile leggere e scoprire in che modo e secondo quali modalità, durante il periodo di riposo forzato, i bandisti non abbiamo mai smesso di “fare musica”.


Chiara Magistrelli

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