Sofia Gubaidulina (nata nel 1931) è una delle compositrici più rilevanti del XX secolo, famosa per il suo contributo alla musica contemporanea. Nata a Chistopol, nella Repubblica Autonoma Tartara dell’allora Unione Sovietica, ha studiato composizione presso il Conservatorio di Mosca sotto la guida di Nikolai Peiko e Vissarion Shebalin. Durante il regime sovietico, le sue opere non venivano spesso eseguite in patria, ma ha trovato sostegno tra alcuni interpreti dedicati, come Gidon Kremer, che ha portato il suo violino concerto “Offertorium” alla ribalta internazionale negli anni 80. Questo concerto ha segnato l’inizio della sua fama globale, che è cresciuta notevolmente dopo la sua prima visita negli Stati Uniti nel 1987. Gubaidulina è conosciuta per il suo stile compositivo che integra tecniche contemporanee occidentali con elementi della musica popolare russa, caucasica e asiatica. La sua musica esplora spesso temi mistici e religiosi, riflettendo la sua profonda spiritualità cristiana. Opere come “Seven Words” e “Johannes-Passion” mostrano la sua inclinazione per l’uso simbolico della musica, utilizzando strumenti non convenzionali e combinazioni innovative. Nel corso della sua carriera, Gubaidulina ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il prestigioso Polar Music Prize nel 2002. Attualmente risiede in Germania.