Grazyna Bacewicz (1909-1969) è stata una delle compositrici e violiniste polacche più importanti del XX secolo. La sua carriera artistica è stata segnata da un intensa attività sia come compositrice che come esecutrice, contribuendo significativamente alla musica orchestrale, da camera e pianistica. La sua formazione musicale è avvenuta sotto la guida di maestri illustri come Nadia Boulanger a Parigi e Carl Flesch per il violino, il che le ha permesso di sviluppare uno stile compositivo unico che ha evoluto dal neoclassicismo all’uso di tecniche più moderne come il sonorismo e il dodici toni. Bacewicz è riconosciuta per aver composto sette concerti per violino, numerose sinfonie, quartetti d’archi e sonate per vari strumenti. Il suo lavoro ha guadagnato riconoscimenti sia in patria che all’estero, inclusi premi prestigiosi come il Primo Premio al Concorso Internazionale di Liège per il suo Quartetto d’Archi n. 4 e la Medaglia d’oro al Concorso Musicale Internazionale Reine Elisabeth de Belgique per il suo Concerto per Violino n. 7. La sua musica è spesso caratterizzata da una grande profondità emotiva e complessità tecnica, che riflette la sua profonda comprensione degli strumenti ad arco. Nonostante le difficoltà della Seconda Guerra Mondiale, Bacewicz ha continuato a comporre e a esibirsi, organizzando anche concerti clandestini durante l’occupazione nazista. Oltre alla sua attività compositiva, Bacewicz ha avuto un ruolo significativo come educatrice e organizzatrice culturale. È stata una delle fondatrici del Festival di Musica Contemporanea di Varsavia e ha ricoperto la carica di vicepresidente dell’Unione dei Compositori Polacchi.