Tre settimane di impegni e passione per La Filarmonica

Con sabato 9 giugno si è aperto per la Filarmonica un periodo di grande impegno concertistico: ben 4 concerti nell’arco di tre settimane che, in città o fuori, attireranno ed allieteranno gli amanti della buona musica.

Sabato sera il primo appuntamento per i bandisti ed il direttore Dario Garegnani ha avuto luogo a Cusago, nella piazza della Chiesa “SS. Fermo e Rustico” e di fronte al Castello; la Filarmonica ha eseguito con maestria brani coinvolgenti ed impegnativi come la maestosa “Processione di Elsa al tempio” tratta dal Lohengrin di Wagner e le Sinfonie di Norma e Nabucco, intervallati da pezzi più brillanti e “leggeri” come la Marcia op. 99 di Prokofev e la Florentiner March di Fucik.
Richiesti a gran voce i bis, che hanno visto una riesecuzione di Nabucco e della Marcia dalla prima suite di Holst.

Di stampo diverso l’appuntamento di domenica pomeriggio a Bubbiano dove, data l’occasione (i festeggiamenti per i 30 anni di presenza dei Carabinieri in citta), il programma ha virato verso un percorso più “marziale”, che ha compreso ovviamente oltre all’Inno di Mameli, l’inno dell’Arma, “La Fedelissima”, la marcia militare “Parata d’eroi” , oltre ai pezzi di Schubert, Fucik e Prokofiev.

I due concerti hanno “scaldato” i motori per quello che è l’appuntamento stagionale più atteso, ovvero il concerto in Quadriportico, che si terrà sabato 16 giugno appunto nella cornice esterna della Basilica di Santa Maria.

La commissione artistica, presieduta dal Direttore Garegnani, ha optato per un programma che diventa anche un percorso a ritroso nel XIX secolo che va ad esplorare e sviscerare il concetto di “cantabilità”, imprescindibile nell’800.

Apre il concerto “Ave Maria su Scala Enigmatica” di Giuseppe Verdi; un Verdi maturo, stimolato da un concorso della Gazzetta musicale di Milano, che sfrutta il contrappunto in una composizione a quattro voci, composta su testo dello scapigliato Arrigo Boito; a seguire, la Chanson de Matin dell’inglese Edward Elgar, e, ancora di Giuseppe Verdi, il Lacrymosa dal Requiem composto nel 1874 ad un anno dalla morte di Alessandro Manzoni.

Atmosfere completamente diverse verranno regalate dal brano successivo, tratto da “Lohengrin” di Richard Wagner, opera che trae ispirazione dalle saghe medievali e dalla leggenda del Graal: si tratta della solenne Processione di Elsa al Tempio. E sarà palese, tornando al tema portante del concerto, la cantabilità, la differenza tra l’opera tedesca e quella italiana ascoltando il pezzo successivo, la Sinfonia dall’opera Nabucco, di Verdi, in cui momenti di altissima solennità si affiancano a tratti più marziali.
Il principe della cantabilità Vincenzo Bellini con la Sinfonia dall’opera Norma (ammiratissima sia da Verdi sia da Wagner) ed un giovane Felix Mendelssohn con la sua Ouverture in do maggiore per fiati chiuderanno il concerto portandoci, dal 1898, anno in cui Verdi compose l’Ave Maria su scala enigmatica, al 1826.

Un viaggio ed un percorso affascinante cui sarà bene non mancare.

Ricordiamo l’appuntamento, per sabato 16 giugno, presso il Quadriportico di Santa Maria Nuova.

Chiuderà questo intenso e produttivo periodo il concerto che domenica 24 giugno verrà eseguito presso l’oratorio femminile al termine della processione per la festa patronale di San Pietro.


Paola Magnaghi

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