La Via Lucis della Filarmonica

La sera di sabato 21 dicembre, il pubblico che si è recato presso la Chiesa di San Pietro per assistere al concerto della Filarmonica, dal titolo “Via Lucis – meditazione tra parole e musiche per l’Attesa del Santo Natale” ha preso posto in un ambiente dominato da silenzio e buio.
Questi, provare per credere, sono gli espedienti che meglio favoriscono la riflessione e la meditazione più intima.

Davanti all’altare erano disposte le sedie e i leggii dei musicanti anche se, di questi, almeno apparentemente, neanche l’ombra.

Inaspettatamente, ad un certo momento, una voce cristallina ha colmato il vuoto, dando inizio all’atipica serata che il complesso bandistico La Filarmonica, insieme all’intraprendente Maestro Dario Garegnani, ha voluto regalare al pubblico.

Al termine della prima lettura, che ha immerso i presenti nell’atmosfera meditativa, da dietro l’altare un piccolo gruppo di musicanti ha intonato il canto gregoriano del IV secolo “Puer nobis nascitur”, mettendo subito in mostra l’ecletticità dei bandisti che, all’occorrenza, hanno saputo mettere da parte il proprio strumento per usare quello di cui il genere umano è naturalmente dotato: la voce.
Al canto si è unito anche don Leandro, alternandosi ai musicanti nella lettura delle strofe, per poi concludere all’unisono in corrispondenza del finale.

Il concerto è proseguito intervallando la lettura di poesie e riflessioni a interludi musicali che sono stati eseguiti in punti diversi della Chiesa da parte di gruppi più o meno numerosi di bandisti.

Prima un quartetto di clarinetti da dietro l’altare ha eseguito “Oh dolce Gesù” di Bach, è stata poi la volta di un affiatato trio di flauti con un brano di tradizione catalano “El niño querido”, a seguire la sezione delle trombe, appena fuori dalla Chiesa, ha eseguito “Sveglia, la voce ci chiama” di Bach.

È stata poi la volta del gruppo dei sax presso il fonte battesimale, degli ottoni gravi che hanno suonato nella cappella della Madonna e, infine, di un quartetto di trombe e tromboni con “En natus est Emmanuel” eseguito dall’altro del coro.

Nel frattempo, in silenzio e portando con sé delle lanterne luminose (così che l’ambiente a mano a mano si rischiarasse), i vari componenti del complesso bandistico si sono recati, ognuno al proprio posto, alle sedie collocate davanti all’altare.
Qui, il gruppo dei clarinetti ha eseguito “Stille nacht” di Franz Gruber, in una versione particolarmente delicata e suggestiva.

A seguire, da parte dell’organico al completo, sono stati eseguiti una serie di brani tra i quali il ben noto “Adeste fideles”, il coinvolgente “Lux aurumque” e il celebre “Corale” di Bach.

I sentiti applausi del concentratissimo pubblico, seguiti da commenti altamente positivi, hanno segnato il termine della serata di meditazione tra parole e musiche, regalando un momento di riflessione intima e profonda per preparare al meglio l’animo alla gioia del Natale.

Dovuti ringraziamenti vanno al Maestro Dario Garegnani per essersi personalmente occupato della scelta e della selezione dei testi letti nel corso del concerto, mettendo in luce non solo le sue indubbie qualità musicali ma anche lo spessore culturale della sua formazione.

Un caro ringraziamento anche a Francesca Civardi, la cui voce e la cui sensibilità nella lettura, hanno accompagnato i presenti nel corso della serata.

Meritati ringraziamenti vanno rivolti, infine, a don Giuseppe Colombo e a Don Leandro per la gentilezza e la cortesia dimostrate nell’aver messo a disposizione la chiesa per lo svolgimento del concerto.

Sabato sera, più che in altre occasioni, si è palesata l’ecletticità e la versatilità delle varie sezioni dell’organico della Filarmonica che, esibendosi singolarmente, hanno dimostrato grande affiatamento, riconfermato, poi, una volta che queste ultime si sono riunite all’altare e, sotto la direzione del Maestro Garegnani, hanno suonato gli ultimi brani.

Al termine del concerto, dopo che sono state accese tutte le luci della Chiesa, festosi scambi di auguri natalizi hanno concluso la piacevole serata.


Chiara Magistrelli

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